sabato 26 maggio 2012

PENSIERO E MENTE

PENSIERO E MENTE

Comunemente noi facciamo l'errore di confondere il cervello con la mente.


Crediamo che i nostri pensieri siano generati dal cervello, mentre cosi' non e'.
Volendo fare un paragone con uno strumento ormai usato da tutti come il computer potremmo affermare che:
La CPU che svolge il lavoro di processo in linguaggio macchina, a noi utenti incomprensibile, potrebbe essere associata alla mente.
Il programma residente, diciamo il sistema operativo, sia come la funzione primaria del cervello che interpreta i segnali in linguaggio macchina e li decodifica a seconda di come e' stato programmato durante la vita dell'individuo.
Il programma interpretato dal sistema operativo viene visualizzato sul display che e' la nostra coscienza, ovviamente vi sono, processi che il sistema operativo invia al display e quindi coscienti ed altri che servono per la gestione delle periferiche che rimangono inconsci come il respiro, il battito del cuore etc.


Quindi la mente genera il pensiero che viene interpretato dal cervello e portato a coscienza. Quando noi ci rendiamo conto di star pensando qualcosa, altro non e' che il riflesso cosciente del pensiero.


Il pensiero e' stato pensato prima.


Se facciamo nostro questo concetto dobbiamo anche prendere atto di come i limiti del pensiero non siano quelli del nostro cervello, ma anzi che il nostro cervello limiti la nostra capacita' , interpretando, di  conoscere il pensiero.
Ovviamente tutto quanto noi portiamo a coscienza e' influenzato dal processo educativo, dall'esperienza, dalla capacita percettiva e dall'influenza del mondo esterno.


Se cio' che di noi pensa, cioe' la mente, e' in realta' un qualcosa che abbraccia tutto l'essere possiamo quindi capire che difficolta' possiamo avere nel portare a coscienza cio' che veramente noi siamo e pensiamo utilizzando solo un organo come il cervello per di piu' programmato in maniera assolutamente primitiva a volte con routine di analisi create da preconcetti, morale comune, esperienze negative, paure etc.


Per rispondere alla domanda chi siamo ? E' in realta' necessario quindi dotarsi di mezzi piu' sottili di sistemi di ascolto che permettano di bypassare i programmi del cervello creando degli accessi tra mente e coscienza che non siano filtrati da questo organo imperfetto.
In parallelo a cio' diviene necessario un atteggiamento critico sul funzionamento del proprio cervello portando a riscrivere, per quato possibile, i programmi interpretativi che ci sono abituali, sottoponendoli quindi ad una revisione critica, se vogliamo portare avanti il parallelo, dobbiamo aggiornare il sistema operativo.


Gia' ma sulla base di cosa? Se il mio sistema coscienza e' viziato da processi errati come puo' da solo riscrivere detti processi.... Saremmo davanti ad un impasse, se non considerassimo altri sistemi di accesso alla coscienza dovremmo dedurre che non e' possibile per un essere umano un cambiamento, ma che dopo aver sviluppato fino a dopo l'adolescenza i suoi schemi questi se li debba portare dietro per tutta la vita.


Questo pero' contrasta con l'esperienza di una moltitudine di persone che di schemi nella loro vita ne hanno cambiati e piu' di una volta; anche qui bisognerebbe pero' capire se con un processo proprio, interiore, o forzati da condizioni esterne recepite nuovamente senza una vera coscienza.


Come organo aggiuntivo al cervello per la comunicazione con la mente che chiamerei anche il nostro SE, quindi il nostro essere, NOI stessi, proporrei di usare il cuore....
Si, in fondo lo sappiamo e ce lo sentiamo ripetere da tempo...
Sentire con il cuore come punto di equilibrio.


In fondo se vogliamo approfondire l'analisi della natura del nostro agire, i programmi di pensiero-azione sia consci che istintuali, vediamo come abbiamo una tendenza propriamente animale inconscia, insita nel determinismo di determinate azioni.
Ho fame - mangio, Mi piace - lo prendo, Sono piu' forte - ti domino.
Il determinismo delle leggi naturali come se fossimo un DIO automa, il potere dei geni, quello che viene anche chiamata la forza ARIMANICA. Uno degli aspetti diabolici dell'esistenza cosi' come ci viene descritto nel potere di Arimane.
In fondo e'la negazione del dono del libero arbitrio. Se volete ancora la caratteristica EGOISTICA dell'uomo.


Dall'altro lato abbiamo il potere del pensiero cosciente, lucido, analitico, in grado di astrarsi dal mondo reale e dai limiti di esso. Nuovamente un potere infinito racchiuso nell'immensita' di un mondo irreale che ritiene di poter controllare tutto con il pensiero. Una nuova tentazione di potere e di controllo tramite la conoscenza. Questo e' quanto ci viene descritto come forza LUCIFERICA dal nome del ben conosciuto diavolo Lucifero.
Potete vederlo nella caratteristica di ORGOGLIO dell'essere umano.


Sia ben chiaro che entrambe queste energie che nella nostra tradizione sono chiamati diavoli in realta' sono delle tappe evolutive dell'uomo.
Senza di essi non avremmo potuto acquisire le caratteristiche necessarie per arrivare all'essere umano cosi' come lo vediamo oggi.
Sono delle forze e delle capacita' che polarizzano l'essere umano portando oggi quindi ad un nuovo compito evolutivo, quello di trovare un giusto equilibrio tra le due. L'equilibrio del cuore o se volete la via del Cristo.


Mi dispiace se i riferimenti alla tematica religiosa Cristiana a qualcuno potrebbero non piacere, in fondo si potrebbe spiegare tutto in termini psicologici o filosofici, ma questa e' la nostra strada e dobbiamo renderci conto che la filosofia e la psicologia analizzano, ma in fondo non offrono soluzioni al problema.... Ci dicono tutto cio' che e' sbagliato, ci aiutano a vedere e a sviscerare i problemi ma mancano del nucleo, dell'essenza, ci possono rendere esseri vuoti assetati di qualcosa.... E questo e' anche un bene perche' la sete porta alla ricerca, ma si fermano davanti al mistero dell'amore.


Dobbiamo uscire dal dualismo bene-male e comprendere che il bene non e' un lato, ma l'equilibrio. Solo cosi' non saremo piu' esseri lacerati tra due parti di noi stessi, ma uniti e finalmente in pace. Questo equilibrio e' il pensiero del cuore.
Questo deve diventare il nostro sistema operativo che traduce i pensieri della mente e lascia al cervello il mero compito di rifletterli a coscienza.
Ecco che l'essere umano  spoglia il cervello del compito interpretativo viziato dalla sua tentazione Luciferica, o se volete dall'impronta educatvo-esperienziale, ne rigetta l'orgoglio di essere nell cervello portatore di verita' assoluta e delega al cuore questo compito.


Dall'altro lato, quello del dato di natura, l'essere umano comprende che con l'amore i limiti fisici che credeva insormontabili divengano inesistenti.
Che non vi sono piu' limiti di tempo, spazio o di materia perche' l'amore e' l'essenza universale che unisce tutto il genere umano, cosi' come ci viene espresso dal mistero del Cristo.


Alla fine di questo cammino saremo i nuovi uomini, gli uomini-angelo.

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